- Pastorelli Sheepdog -
Programmato per il 22-24 settembre ’23 ad Hortobagy, in Ungheria, il Campionato Europeo di Sheepdog Traditional Style vedrà fronteggiarsi le diverse squadre composte dalle rispettive punte di diamante nazionali, che devono essere selezionate. Come? Attraverso prove di alto profilo, in ambientazioni diverse, periodi diversi, con pecore diverse e giudici nazionali ed internazionali.
La seconda occasione di selezione per l’Italia si è configurata come due giorni di gare, organizzate dal CLB (Cani da lavoro su bestiame), presso l’ampio e davvero articolato campo di Pastorelli Sheepdog, a Siarano, Pavia.
Dog Attitude ha presenziato alla giornata di sabato 24 febbraio ’23 e di seguito vi restituisce la cronaca nonché i dettagli delle prestazioni dei vari binomi.
Campo e pecore
A fare da teatro al lavoro dei binomi è stato il campo Pastorelli Sheepdog, localizzato in via Cacciatori 21 a Sairano (PV), che con i suoi diversi recinti contrapposti a spazi adiacenti vasti e ora dati da campi sgombri ora da macchie di alberi offre un buon grado di variabilità, versatilità nonché difficoltà; prestandosi bene a composizioni differenti per mera spaziatura, durata temporale e intensità d’impegno.
Pecore: 27 ogni flock (gregge utilizzato per la prova), di razza Scottish Black Face, Suffolk, Scotch Mule e incroci Black Face x Skudde. Tutte razze piuttosto rustiche e non leggere, con spiccata intelligenza dunque carattere deciso che si traduce in una buona reattività; di contro non perdonano errori.
Classe, percorso, giudice e tempistiche
Classe, percorso, giudice e tempistiche
In quanto valida per le selezioni italiane al campionato europeo la classe di gara è stata ovviamente la più alta, ossia quella più impegnativa e ricca di esercizi: la Classe 3. Difatti il percorso, stabilito di concerto tra il giudice internazionale Daniela Rajova (Rep. Ceca), il Responsabile di campo Nicolò Pastorelli e il direttore di campo Francesca Scotti, era così composto:
Pen: gregge posto in un recinto piuttosto ampio, doveva essere condotto al di fuori e quindi subito fermato sia per poter richiudere il cancello che per poter aprire quello del recinto adiacente dimodoché si potesse proseguire lungo la via designata.
Condotta: Appena dopo il pen il percorso prevedeva il passaggio all’interno di un altro recinto, ancora più ampio e con alcuni alberi sparsi qua e là, sino al cancello posto in diagonale sull’altra estremità. Attraversato questo, binomio e flock dovevano girare a destra e costeggiare esternamente il recinto su una lingua di terra stretta tra il recinto stesso e una striscia di alberi. Presso il punto designato si procedeva poi all’attraversamento, sulla sinistra, di un fosso tra gli alberi per giungere alla strada sterrata e quindi procedere in direzione opposta sino all’apertura del coltivo.
Protezione coltivo: incedendo sulla strada sterrata ad un certo punto la striscia di alberi lascia il passo ad un doppio campo coltivato, che lambisce entrambi i lati della strada, e di cui il binomio era incaricato della protezione; cosa non facile data la totale assenza di barriere e l’esposizione di entrambi i lati. Da qui si procedeva per svariate decine di metri, sempre in linea retta, sino ad un campo verde ed alberato.
Pascolo: In prossimità di detto campo verde e florido il gregge andava fermato, ordinato e lasciato pascolare mettendo il cane di guardia e a confinamento.
Bridge: Al comando del giudice il binomio era tenuto a riprendere possesso delle pecore al pascolo, riportarle sulla stessa strada sterrata tramite cui era giunto, e procedere sino ad incrociare un set di porte posto sulla destra, in diagonale. Lo scopo era far virare, e passare con ordine e fluidità, il flock all’interno del set di porte.
Drive: Appena dopo il bridge il conduttore doveva operare un drive con il permesso di seguire contestualmente le pecore sino massimo al primo picchetto, superato il quale doveva arrestarsi e far continuare la spinta al solo cane sino al secondo picchetto.
Presa: Nei pressi del secondo picchetto il conduttore doveva ordinare al cane di fermare e contenere le pecore per poi raggiungerle e, con cautela, afferrare la zampa di un esemplare.
Stabilizzazione e controllo: Dopo la presa il flock andava rimesso in moto e condotto presso un incavo, una culla, ottenuto da un fench semicurvo, all’interno del quale doveva essere riposto e controllato tramite il cane. Nel mentre il conduttore doveva tornare al picchetto di partenza. Al segnale del giudice conduttore, cane e gregge tornavano a riunirsi.
Stop: Completata la stabilizzazione e il controllo, il gregge andava spinto nuovamente verso la strada sterrata arrestandolo tuttavia con decisione circa 2 mt prima della linea di demarcazione, ottenuta da una coppia di paletti e distante un paio di metri dalla strada stessa.
Slalom: Praticamente subito dopo aver riportato il flock sulla strada sterrata bisognava farlo girare a destra e fargli imboccare la via dello slalom, delimitata da una coppia di birilli. Da qui quattro birilli si susseguivano in linea retta definendo i punti di svolta da seguire.
Veicolo: Concluso lo slalom il percorso prevedeva di continuare per qualche metro e quindi girare a sinistra in corrispondenza di una serie di coppie di pali bianchi che simulavano la carreggiata di una strada. Al di fuori di questa, e in senso longitudinale, un veicolo si metteva in moto in direzione opposta a quella di pecore e binomio sino ad incrociarli e sorpassarli. Il compito di conduttore e cane era quello di far procedere gli ovini con ordine e compattezza lungo la carreggiata, evitando scarti bruschi e pericolosi nonché mantenendosi entro i limiti dei paletti; specialmente nel momento di incrocio con il veicolo. E’ implicito che il cane dovesse muoversi in maniera sicura rispetto al mezzo motorizzato.
Re-pen: E di nuovo sulla strada sterrata. Stavolta per l’ultima volta. Tornando indietro attraverso il punto di protezione del coltivo- sempre da tenere protetto- e a ritroso nel fosso e lungo la lingua di terra stretta tra alberi e recinto; subito dietro l’angolo il cancello veniva lasciato aperto dopo il passaggio iniziale in modo tale che le pecore potessero rientrare all’ovile.
Tempo a disposizione: 35min.
Tot punti: 100pt.
Concorrenti, prestazioni e punteggi
Procediamo in ordine crescente.
7- Latin Lover dei Baci di Dama (Malinois)- Flavio Malchiodi:
Ritirato. Sarà per la prossima volta.
6- Cichandsweetcher (Shetland)- Marlene Bandielli: 52/100 pt.
Tralasciando il punteggio in sé, è stato davvero interessante veder lavorare una razza così minuta e diversa dalle altre. Questi cani compensano la taglia ridottissima con un carattere acuminato e un marcato utilizzo della voce; il che li rende decisamente peculiari.
5- Ariel (Australiano)- Agostino Precetti: 67/100pt.
Ciò che ha intaccato il risultato è stato: il passaggio difficoltoso del fosso posto tra la lingua di terra e gli alberi, in cui le pecore prima si sono portate oltre al punto designato al passaggio, dopodiché, a metà dell’attraversamento stesso, hanno fatto dietrofront cercando di tornare all’ovile; nella stabilizzazione presso la culla ottenuta dai fench un paio di pecore sono rimaste fuori dal fench stesso; nell’incrocio col veicolo le pecore hanno oltrepassato il limite esterno disegnato dai paletti. Ma soprattutto il superamento del tempo massimo sulla via del ritorno.
4- Winalmik’s Endurance (Malinois)- Debora Bazzini
4- Winalmik’s Endurance (Malinois)- Debora Bazzini:
Pen: La presa di possesso del gregge è rapida e un po’ pressata. All’uscita le pecore si accalcano tra gli stipiti del cancello ma una volta fuori vengono contenute bene. L’ingresso nel recinto adiacente è di nuovo a tratti frenetico, ma non si perde nessun capo. Il percorso che porta ad attraversare il fosso è compiuto senza imprevisti ma con degli accenni di discontinuità nell’avanzamento.
Protezione coltivo: Arrivati all’altezza del coltivo si registra qualche sforamento delle pecore da ambo i lati ma la globale compattezza del gruppo non viene mai meno.
Pascolo: Buono il rallentamento e il posizionamento nei pressi del pascolo, dove le pecore iniziano a brucare tranquillamente e il cane non è mai invadente. Parimenti buona la ripresa.
Bridge: Qui un po’ di confusione: il conduttore sbaglia i comandi, le pecore vengono mosse con impeto e l’ostacolo non viene attraversato da tutti i capi correttamente.
Drive: Buono nella sostanza ma accompagnato da un numero eccessivo di comandi.
Presa: Ben eseguita: buono lo stop, il confinamento all’avvicinamento del conduttore e fluida la manovra.
Stabilizzazione e controllo: Il tragitto sino al fench va via via migliorando ad ogni metro, e una volta giunti in prossimità della culla la stabilizzazione degli ovini in questa è davvero fluida, composta, rispettosa degli animali e pertanto ottimamente eseguita. Dello stesso livello il controllo da parte del cane all’allontanamento del conduttore. Particolarmente piacevoli da vedere l’uscita e l’indirizzamento: decisi ed efficaci.
Stop: Bello e ben fatto al netto di qualche aggiustamento.
Slalom: Tutto il gruppo si mantiene compatto e ordinato nel dondolare tra i birilli.
Veicolo: Efficace il confinamento delle pecore, che procedono a passo lento, ma il cane per qualche attimo viene a trovarsi molto vicino alla macchina in movimento.
Re-pen: La parte dove è presente il coltivo è sempre un po’ critica perché anche al ritorno le pecore tendono a sforare un po’ e, lungo la via con i suoi ostacoli, a disgregarsi leggermente, ma tutte alla fine rientrano al sicuro.
Tot: 70/100 pt.
3- Maude Unred-T (Tervueren)- Pier Paolo Bruscuglia
Precisazione: il presente binomio è stato il primo ad iniziare la prova e dunque a mettere al lavoro anche il suo flock.
Pen: La presa di possesso è operata con sapienza rispettando i tempi e le reazioni degli ovini. Il che si traduce in una uscita in fila, non agitata e pericolosa e dunque ben controllata; così come fluido e ordinato è l’arresto appena dopo il cancello. Questa situazione di guida controllata si protrae senza scalfitture lungo la lingua di terra e nell’attraversamento del fosso sino a giungere al coltivo.
Protezione coltivo: Non appena gli alberi lasciano spazio al coltivo, le pecore tentano di introdurvisi riuscendo a guadagnare qualche passo, rapidamente però cane e conduttore cooperano per riprenderle e riportarle sulla retta via. La quale rimane ben retta e coperta a buon ritmo sino all’area di pascolo.
Pascolo: Le pecore, serene, arrivano a calcare l’erba e qui abbassano la testa e iniziano a brucare. Il cane ne approfitta per riprendere fiato dato che il suo intervento non è praticamente mai necessario.
Bridge: Qui qualcosa si incrina e il binomio non riesce a far passare nel bridge tutto il gregge, tre capi passano esternamente; tuttavia la ricompattazione è immediata dopo l’ostacolo.
Drive: Il primo tratto è un po’ spinto e vigoroso, il ritmo va assestandosi verso il secondo picchetto.
Presa: Il gregge viene efficacemente riunito e fermato e la presa della pecora non risulta difficoltosa.
Stabilizzazione e controllo: Il tragitto verso il fench è ottimale, ma nei pressi della culla il cane pone della pressione sul gregge forzandolo un po’ nei movimenti. Ciò detto tutti i capi si fermano all’interno della culla e nessuno ne esce durante l’allontanamento del conduttore.
Stop: Puntuale.
Slalom: Eseguito correttamente.
Veicolo: In fase di incrocio il cane dimostra un accenno di nervosismo pressando le pecore e avvicinandosi al veicolo. Bene non appena la macchina si allontana.
Re-pen: Appena qualche sbavatura sempre sul coltivo, di ritorno, ma poi il gregge viene riportato al recinto come se viaggiasse su rotaie.
Tot: 85/100 pt.
2- V/C Sunshine Tx (Australiano)- Veronica Fantinel
2- V/C Sunshine Tx (Australiano)- Veronica Fantinel:
Pen: La presa di possesso è fluida, senza angoli, e senza pressione immotivata per gli ovini. L’uscita è ordinata e calma. Il controllo tra i due cancelli è efficace così come lo è la conduzione lungo il recinto, la lingua di terra nonché il fosso. Mai una sbavatura.
Protezione coltivo: Contenere tutte le pecore da ambo i lati non è cosa facile. Questo caso non fa eccezione ma il recupero è pressoché istantaneo.
Pascolo: Eseguito con grande ordine, compostezza e serenità. Il collocamento così come la ripresa sono fasi che vanno a configurarsi come un tutt’uno con il pascolo.
Bridge: Unico esercizio sin qui in cui il binomio perde qualcosina. Le pecore passano attraverso il bridge, tuttavia i movimenti di preparazione e ingresso avrebbero potuto essere più fluidi ed efficaci.
Drive: Bello il posizionamento del cane e bello il suo operato. Le pecore procedono serene e ordinate verso il primo paletto e, poi, da questo al secondo.
Presa: Raggiunto il secondo paletto il nero australiano le supera e le circonda fermandone l’avanzamento; e qui il conduttore esegue la presa, senza difficoltà.
Stabilizzazione e controllo: Uno dei migliori. Liscio dall’inizio alla fine. Con movimenti morbidi e ragionati il binomio incastona il flock nella culla dei fench, poi il cane ne rimane a guardia, ma senza mai dover fare di più di lanciare uno sguardo, e il conduttore torna al paletto. La ripresa del possesso è efficacemente bella.
Stop: Molto incisivo e pertanto puntuale. La linea di demarcazione viene rispettata inequivocabilmente. Naturale la ripresa e il riavvio.
Slalom: Pulito e ritmato.
Veicolo: Nella fase di incrocio forse il gregge è un po’ troppo schiacciato sulla sponda opposta della careggiata.
Re-pen: il ritorno sulla via di casa ha degli accenni di scompostezza fintanto che si è in area coltivo, superata la quale la conduzione torna ad essere continuativa, ordinata e controllata.
Tot: 95/100pt. Prova meravigliosa!
1-Dyami Z Udolì Buku (Beauceron)- Tatiana Bieg
1-Dyami Z Udolì Buku (Beauceron)- Tatiana Bieg:
Pen: Il grande beauceron prende il controllo con autorità ma senza spaventare gli ovini. A questo punto li spinge con ordine fuori dal cancello e dunque li ferma per permettere al conduttore di chiudere e poi aprire la nuova via. Prosegue governando il gregge quasi semplicemente con la sua stazza e il suo mantello focato, provocando la totale ubbidienza degli ovini.
Protezione coltivo: Le pecore non si risparmiano ora una sforata a destra e ora una sinistra ma l’intervento del cane è sempre puntualissimo e il controllo viene pienamente rispristinato ogni volta.
Pascolo: Dopo essere giunti alla zona designata seguendo una linea decisamente retta e senza problemi di sorta, il pascolo avviene con estrema naturalezza e serenità da parte degli ovini. La presenza, l’apparenza e i modi del cane non provocano mai turbamento negli erbivori; semplicemente esso li confina, li governa e detta loro i movimenti da compiere.
Bridge: L’approccio è armonioso e corretto, non ci sono spigoli da smussare. Peccato per un paio di pecore che passano all’esterno della barriera. Oltre il bridge il ricompattamento è eseguito prontamente e l’arresto è puntuale.
Drive: Qualche passo del grande cane nero dietro alle pecore e queste intuiscono la via a la seguono, diligenti, fino al secondo paletto; punto in cui il cane ne determina la raccolta e l’arresto. Tutto con armonia e continuità.
Stabilizzazione e controllo: In questa fase il binomio si approccia al culmine della sua prova, che coincide con il culmine della giornata. La conduzione del gregge dal paletto alla culla è sinuosa, le pecore procedono di buon passo ma tranquille e lungo una traiettoria dritta. Arrivati nei pressi della culla i movimenti del cane si fanno appena più rapidi, il grado di precisione aumenta così come l’incisività: come conseguenza le pecore vanno a rivestire il perimetro interno della culla. Il cane si posiziona davanti a loro e gli animali rimangono così, quasi immobili, sino al segnale del giudice. La ripresa delle pecore pare sia attuata tramite una sorta di filo invisibile: è diretta e precisa.
Stop: Il vertice della prova, la ciliegina sulla torta. Dopo aver estratto le pecore dalla culla il binomio le conduce verso la linea di demarcazione dello stop. Quando gli erbivori sono a circa 2.5mt dalla linea stessa il cane scatta di lato e in avanti sino a trovarsi oltre questa, quindi si gira e inchioda lo sguardo sulle prime pecore. Tutte si arrestano immediatamente, ad appena 1mt metri dalla linea. Per qualcosa come 45 secondi cane e pecore rimangono così: come in un fermo immagine. Il primo con gli occhi piantati sugli erbivori, e le seconde diligenti e pazienti. Al segnale il Beauceron scarta di lato e con precisione fornisce nuovo impulso al gregge, che si mette in moto ordinatamente; come se avesse premuto “play” su un telecomando. Spettacolare!
Slalom: Ondulato, ritmato e simmetrico.
Veicolo: Il cane assicura un buon margine di spazio e quindi di sicurezza sia per le pecore, che per il veicolo, che per sè stesso.
Re-pen: Qualità! Il cane le gestisce lungo tutta la via, è lì quando provano a sforare sul coltivo ed è pronto quando è il momento di girare e tornare al recinto.
Tot: 96/100 pt. Meritatissimo! Semplicemente la più bella prova di Traditional Style a cui Dog Attitude abbia avuto il piacere di assistere.
Qualifiche
Pertanto, alla fine della giornata i binomi che hanno ottenuto la qualifica della squadra italiana per il campionato europeo sono:
- Winalmik’s Endurance (Malinois) – Debora Bazzini → 179/200pt
- Maude Unred-T (Tervueren) – Pier Paolo Bruscuglia → 182/200pt
- V/C Sunshine Tx (Australiano) – Veronica Fantinel → 188.5/200pt
In attesa della prossima ed ultima prova di selezione per il campionato europeo di Traditional Style ringraziamo lo staff del Pastorelli Sheedog per la disponibilità e le informazioni, il CLB per l’invito e i partecipanti per gli splendidi momenti.
Francesco Predieri, autore di Dog Attitude-Cinofilia di Utilità
Fotografo: Monia Bacheikh, responsabile foto, grafiche e social di Dog Attitude, Cinofilia di Utilità