GIOVANE PROMESSA CLB
Trofeo Sheepdog Traditional Style 2023
Giovane promessa. Quel talento in erba da individuare e su cui investire al fine di ottenere un fuoriclasse; il soggetto che potenzialmente racchiude in sé le qualità per dettare lo standard del futuro di un particolare contesto.
Prevedere nonché operare un vaglio delle doti dei giovani è quanto mai utile e lungimirante, perché i giovani sono lo specchio dell’azione dei grandi e sono il futuro, la base del domani. Vanno indirizzati correttamente, per far progredire il complesso del contesto a cui appartengono. Ecco perché il CLB (Club Cani da Lavoro su Bestiame) organizza ogni anno un trofeo, ovviamente di sheepdog, dedicato ai soli giovani. Un Trofeo Giovane Promessa appunto. Qualcosa di simile alle competizioni tra le primavere delle squadre di calcio; solo migliore.
I requisiti per partecipare sono semplici: il cane non deve aver compiuto i 4 anni di età al 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui si svolge il trofeo, deve aver superato una prova HWT e in ultimo occorre essere soci del CLB.
Per l’edizione 2023 della variante Traditional Style, svoltasi il 25-26 marzo, l’analogia tra primavera e sboccio di nuovi talenti non è stata solo astratta, bensì tangibile grazie ai filari di ciliegi in fiore che hanno fatto da sfondo a determinate sezioni della prova, creando una atmosfera particolarmente azzeccata e poetica.
Campo e pecore
La ottima riuscita del Trofeo è stata determinata per buona parte dalla precisa organizzazione dello staff e dalla bellezza nonché dalla varietà del campo di D&J SHEEPDOG CENTER, sito ad Albaredo d’Adige (VR) e sul quale, alla fine, spenderò due parole in termini di risultati. Il Direttore di campo Samanta Borsati ed il responsabile Nicola Saggioro si sono rivelati sempre sul pezzo operando con efficienza e dunque rendendo lo svolgimento tecnico della giornata fluido. Circa il campo, l’elemento saliente sono i diversi ostacoli naturali che forniscono varie possibilità di percorso rendendo in ogni frangente l’idea di una ambientazione davvero naturale; meglio: genuina. Impossibile non citare lo stupendo ponte a mezzaluna sul canale, che fa davvero tanto “pastorizia” e neanche a dirlo è perfetto per l’esercizio del bridge, a cui seguono i filari di alberi da frutto. Ma c’è anche il tratto di campo che costeggia il canale, il cancello che separa le sezioni, la strettoia data dalla vegetazione dopo i filari, i blocchi di cemento che si contrappongono alla paglia stesa, giusto per menzionarne alcuni. Non mancano poi recinti vari, tondino e set di porte.
Così come ovviamente non mancano le pecore. Per il Trofeo sono stati impiegati, in alternanza, 3 flock da 14 capi ciascuno, marchiati rispettivamente con uno, due o tre pallini neri sul posteriore degli animali. Questi erano di tre razze diverse: Bergamasca, Brogna della Lessinia (razza tipica della zona di Verona) e Skudde. Le prime due sono più massicce, mentre l’ultima è di mole inferiore. Ciò detto ognuno dei tre flock presentava la stessa proporzione tra animali pesanti e più leggeri.
Giudice e Tempo
Nonostante il Trofeo sia di matrice nazionale è stabilito che il giudizio sia affidato ad un giudice FCI, pertanto anche eventualmente internazionale e dunque straniero, come è stato per il caso in questione: Ankie Hermansson, svedese. Questo particolare consente l’apporto di esperienza e conoscenza tali da qualificare maggiormente tutto l’evento.
Il tempo stabilito dal giudice è stato del massimo consentito: 35minuti. Questo perché trattandosi di cani giovani per valutarli al meglio è stato deciso di non pressarli con la scadenza della clessidra. Scelta condivisibile!
Percorso
Lo schema e la natura del percorso sono a mezza via tra la Cl.1 e la Cl.2.
Pen: Il via scattava una volta aperto il cancello di un pen posto leggermente a sinistra e al centro del campo recintato. Il binomio era chiamato a prendere possesso delle pecore, indurle ad uscire ordinatamente e dunque contenerle nei pressi del recinto per dar modo al conduttore di richiudere il cancello del pen.
Drive: Una volta fuori, il flock andava portato verso l’ovile originario e qui fatto girare per imboccare la via del drive. Questo doveva essere attuato spingendo il gregge e tenendolo, assieme al cane, alla destra di una rete alta circa 80cm; mentre il conduttore doveva stare alla sinistra della rete stessa e dietro alla linea dell’ultima pecora. Maggiore era la fluidità nell’incedere e maggiore era il punteggio.
Stop: La fine della rete veniva a trovarsi poco distante dal cancello di uscita del campo, per cui tra i due elementi, dopo il drive, era previsto lo stop.
Bridge: Dopo lo stop si procedeva ad una delle sezioni più scenografiche dell’intera prova: il bridge; che era un vero bridge! Superato il cancello con una traiettoria ad “S”, il binomio doveva condurre il gregge in linea retta costeggiando la riva del canale e impedendo agli animali di allargare nel campo sulla destra, sino ad incrociare il ponte sulla sinistra. A questo punto, con ordine e perizia, cane e conduttore dovevano far imboccare agli ovini il restringimento del ponte, il quale incurvandosi a mezzaluna andava poi a scaricare il gruppo di animali sulla rigogliosa riva opposta di fronte ai filari in fiore.
L’aspetto più interessante e di questo passaggio è, oltre alla sua intrinseca bellezza, il fatto che offre una iniezione di inestimabile genuinità alla prova: l’ostacolo, qui, non è simulato con dei set di porte, dunque il conduttore, e soprattutto il cane, non possono, in caso di difficoltà, semplicemente passare all’esterno e contenere il gregge all’altro capo. Devono tarare la spinta e gli spazi in modo da non produrre una accelerazione irrecuperabile degli erbivori sull’altra riva, o comunque devono coordinarsi per far passare prima le pecore e poi il cane per andare a contenere.
Conduzione: Da qui, il binomio doveva immergersi con il gregge nei filari di alberi in fiore sino al capo opposto del campo, prediligendo una traiettoria il più possibile lineare e retta ma cosa più importante operando una conduzione non verbale, cioè con il cane che era chiamato a leggere i movimenti del conduttore e tradurli in azioni. Alla fine del campo il percorso richiedeva di girare a sinistra e imboccare la strettoia che apriva su un altro campo.
Presa: Arrivati in questo nuovo spiazzo di terra bisognava avvicinare all’interno del gregge la pecora dotata di campanaccio e, con delicato pragmatismo, sfilarglielo. Il ché imponeva eventualmente di muovere il cane per riarrangiare il gruppo e far emergere la pecora designata.
Pascolo: Immediatamente dopo la presa le pecore andavano sorvegliate, contenute se del caso, ma lasciate libere di pascolare per 2 minuti.
Slalom: Decorso il tempo, il binomio doveva riprendere il controllo del gregge senza disperderlo e quindi riportarlo sulla via da cui era arrivato, attraverso la strettoia, e di nuovo dentro i filari. Ma stavolta sul lato opposto alla via di andata, dove erano piazzati dei coni sugli alberi a delimitare i punti di svolta dello slalom.
Imbuto: Nel campo di partenza, oltre il cancello e non molto distante dal pen di inizio, era predisposto un passaggio ad imbuto. Presso il quale era compito del binomio radunare le pecore per poi farvele passare; l’attenzione in questa fase era rivolta soprattutto alla fluidità e alla continuità dell’esercizio nel complesso piuttosto che al, pur importante, passaggio di tutti i capi tra i set di porte.
Stabilizzazione: usciti dal becco dell’imbuto cane e conduttore dovevano far girare le pecore sulla destra, farle incedere fino ad oltre il punto di ingresso dell’esercizio precedente e a questo punto stabilizzarle; con il cane posto a rigorosa guardia dei movimenti degli erbivori, mentre il conduttore si allontanava andando a riempire dei recipienti di mangime.
Protezione coltivo: Rimessi in moto gli ovini, il binomio doveva tenerli sul lato del campo della recinzione proteggendo la linea sui cui erano posti i tre recipienti che appena prima il conduttore aveva rabboccato di cibo.
Re-pen: Dulcis in fundo, il gregge andava riposto nell’ovile, integro, sano e salvo
Binomi
Sette sono stati i binomi concorrenti, vari e variegati a tutto vantaggio della complessità conduttiva specie-specifica, dello spettacolo e dunque, in ultima analisi, dell’evento in termini di rilevanza per lo sheepdog. Eccoli:
- Maude Under-T– Pastore Belga Tervueren- Pier Paolo Bruscuglia;
- Phoebe– Pastore delle Alpi Apuane- Jlenia Casale;
- Maillot Temperamental–T– Pastore Belga Tervueren- Tony Cortartese;
- Phisirio–G di Torre D’Arese- Pastore Belga Groenendael- Pier Paolo Bruscuglia;
- Baceo– Pastore Bergamasco- Rahel Koller;
- Mopava Gold Murcia– Pastore Scozzese Shetland- Bondielli Marlene;
- Imperia della Decima Mas– Pastore Tedesco- Lucia Avesani.
Prestazioni
La prima informazione degna di nota sta nel fatto che nonostante siano tutti cani giovani nessun binomio è stato costretto a ritirarsi, così come nessuno ha dovuto interrompere la gara per questioni di tempo o controllo; che è un dato assolutamente positivo. In seconda battuta tutti e sottolineo tutti i binomi hanno fatto registrare un miglioramentonella seconda giornata di prove, in alcuni casi addirittura superiore ai 10 punti!
Di seguito i risultati con i dettagli principali:
7- Maillot Temperamental–T– Tervueren- Tony Cortartese:
Il meglio lo ha dato nel complesso di esercizi quali: la presa, il pascolo e lo slalom. Quest’ultimo sempre silenzioso e al contempo preciso. La parte più sofferta è stata invece quella dell’imbuto. 61pt+78pt= 139/200pt. Bell’incremento!
6- Maude Under-T– Tervueren- Pier Paolo Bruscuglia:
Prova energica. Un appunto, utile, del giudice riguarda il drive: sebbene il controllo non sia mai venuto meno la raccomandazione è di posizionare il cane sì dietro alle pecore ma più esternamente in modo che la/le pecore davanti lo percepiscano e si muovano con più fluidità; così da dare maggior continuità al tutto.
73pt+85pt= 158/200pt. 12 pt in più, tieni questo ritmo per gli Europei Maude!
5- Baceo– Pastore Bergamasco- Rahel Koller:
Fa molto piacere vedere un Bergamasco lavorare. In questo caso è necessario migliorare il controllo ma tra le due ha fatto registrare un salto di ben 17pt!
72pt+89pt= 161/200pt.
4- Mopava Gold Murcia– Pastore Scozzese Shetland- Bondielli Marlene:
Binomio capace di una grande delicatezza, che produce una cooperazione serena tra le parti. Parlando delle quali, il giudice raccomanda alla conduttrice di concentrarsi più sulle pecore e sulla loro direzione che sul cane in sé; questi adatterà il suo comportamento di riflesso.
76pt+91pt=167/200pt. Bel potenziale!
3- Phisirio-G di Torre D’Arese - Pier Paolo Bruscuglia
Il terzo gradino del podio lo ha conquistato:
3- Phisirio–G di Torre D’Arese- P.B. Groenendael- Pier Paolo Bruscuglia:
Pen: Uno dei tratti d’eccellenza della prova è la presa di possesso del gregge. Operata, come è consuetudine per questo conduttore, prima lasciando il giusto tempo agli animali per prendere coscienza della controparte, e poi iniziando a muoverli complessivamente affinché si tarino l’uno sull’altro. E’ un processo affascinante e costruttivo: sembra di osservare una serratura che mossa dopo mossa viene aperta con la chiave giusta. L’uscita è d’impatto ma le pecore rimangono compatte.
Drive: Piuttosto cadenzato e regolare, quanto alla traiettoria, sembra disegnata col righello.
Stop: Dopo averne recuperate un paio che appena prima dello stop si erano distaccate, ferma tutto il gregge con eleganza.
Bridge: Ottima fluidità sia nel raggiungere l’ostacolo che nell’imboccarlo e attraversarlo; efficace il contenimento dei capi oltre al ponte da parte del cane. Mai un intoppo.
Conduzione: Bucata la linea del frutteto il conduttore si fa rigorosamente silenzioso e tale rimane sino ad oltre i filari, affidando i comandi a qualche semplice gesto col bastone o cenno del capo. Di contro il cane acuisce la sua concentrazione sia verso l’uomo che verso gli erbivori, facendosi agile nei movimenti e capace nell’interpretazione dei comandi. Ne risulta una conduzione sicura e lineare.
Presa: Nello sheepdog si usano termini inglesi a profusione, ebbene quello perfetto per questo esercizio è “effortless”.
Pascolo: Benissimo. La ripresa del gregge sembra avvenire sulla base di ingranaggi connessi alle pecore ed invisibili.
Slalom: L’esercizio viene correttamente completato a fronte tuttavia di una cospicua movimentazione del cane.
Imbuto: A vantaggio della fluidità, il conduttore spinge la pecora in testa provocando l’impulso iniziale. Per il resto l’esecuzione è composta e controllata.
Stabilizzazione+ protezione: Ottima! Sguardo del cane inchiodato sulle pecore e buona protezione della linea.
Re-pen: In un colpo solo.
TOT: 92pt, che sommati agli 80 del giorno prima portano il punteggio a 172pt/200pt. Il giudice registra come il cane legga molto bene il conduttore (nei movimenti e nei gesti) ma pecchi un po’ nel leggerne la velocità. Ciò detto, ci sono contesti e casi in cui oltre un certo grado di professionalità l’operato diviene arte; questo è uno di quei contesti e/o casi.
2- Phoebe - Jlenia Casale
Al numero 2 si piazza:
2- Phoebe– Pastore delle Alpi Apuane- Jlenia Casale:
Pen: Bene la presa di possesso mentre l’uscita è un po’ spinta. Il controllo delle pecore però non viene mai meno.
Drive: All’inizio si nota qualche incomprensione tra cane e conduttrice dal momento che questa mantiene un ferreo contatto visivo con l’apuano anziché concentrarsi sulle pecore; proseguendo il binomio completa correttamente l’esercizio.
Stop: Di nuovo un accenno di nervosismo tra le due, che sfocia in uno stop corretto ma che potrebbe essere più netto e preciso.
Bridge: I nodi iniziano a sciogliersi e dunque il raggiungimento e il superamento del ponte avvengono con perizia ed efficacia.
Conduzione: L’intero gruppo si muove unito e all’unisono, senza che la conduttrice debba ricorrere all’uso della parola tra i filari.
Presa: Diversi aggiustamenti si rendono necessari prima per far emergere la pecora con la campana dal gregge, e poi per riuscire a sfilarle il collare.
Pascolo: Sereno e indisturbato.
Slalom: Perfetto! Silenzioso, sinuoso, coerente con la traiettoria e ben ritmato.
Imbuto: Momento di profondo stallo all’ingresso dell’ostacolo che crea difficoltà nell’esecuzione, che pure giunge a completamento.
Stabilizzazione+protezione: Buona la stabilizzazione del gregge e buona la protezione della linea.
Re-pen: Efficace.
TOT: 87pt. Il giorno precedente ne ha ottenuti 85, per un totale di 172pt/200pt. Lo stesso punteggio di Phsirio e Bruscuglia, ciò che le è valso la seconda posizione è stata una miglior conduzione secondo il giudice.
1° classificato: La Promessa
Il concetto di promessa tuttavia è stato pienamente incarnato da:
Imperia della Decima Mas– Pastore Tedesco- Lucia Avesani:
Pen: Presa di possesso organizzata, spinta proporzionata e uscita ottimamente orchestrata. Grande rispetto dei comandi. Stupendo!
Drive: Liscio, sempre in movimento, senza spigoli e senza incomprensioni. Bene l’aderenza alla rete.
Stop: Puntuale. Ben raggruppato e statico. La ripresa appare come una unica soluzione di continuità.
Bridge: Passaggio ordinato, in fila e senza strattoni in uscita.
Conduzione: In continuità con il bridge, il gruppo si addentra tra i filari e si fa silenzioso. La comunicazione tra conduttrice e cane si fa telepatica, rimanendo efficacissima. Il passaggio tra gli alberi avviene seguendo una traiettoria lineare e a buon passo.
Presa: Rapidissima, sembra di assistere ad una operazione a colpo sicuro.
Pascolo: Sotto controllo, gli ovini brucano beati e compatti sino allo scadere del tempo.
Slalom: La definizione giusta è saettante: il gruppo passa fulmineo e ordinato da un capo all’altro dei punti designati in pochi attimi; completando presto l’esercizio e uscendo dai filari.
Imbuto: Di nuovo grande intesa tra cane e conduttrice, di nuovo ottimo rispetto dei comandi e dunque, anche se alcuni capi fanno il giro da fuori, di nuovo una esecuzione pronta e pienamente efficace.
Stabilizazzione+protezione: Benissimo l’arresto nonché la vigilanza all’allontanamento della conduttrice; parimenti ottima è la protezione della linea che separa le pecore dalle mangiatoie.
Re-pen: Infilate nell’ovile come la palla in buca d’angolo nel biliardo.
Tot: 93pt. Sommati agli 83pt del giorno prima la portano a quota 176/200pt; ossia prima. Per rendere l’idea della progressione e di come ciascuna fase della prova sia stata svolta in piena soluzione di continuità basta notare come il tempo richiesto sia stato di soli 23 minuti, ovvero 6 minuti in meno del secondo tempo migliore, sei! Davvero complimenti, un vero capolavoro!
Brevissima parentesi conclusiva sulle professionalità del D&J SHEEPDOG CENTRE: il Trofeo Giovane Promessa lo ha vinto una allieva di questo campo, con una prova encomiabile, parimenti nelle selezioni per l’Europeo una altra allieva del campo, Veronica Fantinel, con V/C Sunshine TX, ha ottenuto risultati meritevolissimi. Pertanto, sembra proprio che le competenze di questo centro siano distintive e garanzia di ottimi risultati.
Francesco Predieri, autore di Dog Attitude-Cinofilia di Utilità
Fotografo: Monia Bacheikh, responsabile foto, grafiche e social di Dog Attitude, Cinofilia di Utilità