CAMPIONATO EUROPEO 2023 in UNGHERIA
Siamo giunti alla fine, o meglio quasi all’inizio del Campionato Europeo di Sheepdog Traditional Style del 2023 che si terrà in Ungheria ad inizio autunno.
Il 19 e 20 maggio si è conclusa la selezione dei binomi che andranno in Ungheria, ad Hortobagy il 22-24 settembre, a vestire la maglia della squadra azzurra e a contendersi il titolo.
La prova che ha individuato definitivamente i membri della squadra nonché la sua proclamazione ufficiale sono avvenute presso il Campo Scuola Al Poggetto, di Pier Paolo Bruscuglia a Buti (PI).
Campo e pecore
Arrivati alla fine ci si poteva aspettare solo una prova di notevole difficoltà, che infatti si è concretizzata nell’ alto grado di tecnicità e precisione richieste dalla conformazione eterogenea nonché dall’estensione, intricata, del campo di prova; unitamente all’elevato numero di pecore da dover dirigere: 30 in tutto.
Il Poggetto è un campo incastonato sulle colline, con salite e discese che ora sono costellate da lunghe file di ulivi e muretti e ora sono sgombre di tutto e appaiono come rigogliosi campi d’erba. Il passaggio da una conformazione all’altra avviene tramite camminamenti, cancelli, passi carrabili e interruzioni della vegetazione. Tutte strettoie che movimentano molto il percorso e impongono un solido controllo del gregge. Quello del Poggetto non è un campo dove il conduttore fischia o dà comandi dall’alto, no, è un campo dove l’uomo è chiamato a lavorare davvero con il proprio cane.
Venendo alle pecore. Quelle utilizzate per la prova erano di dimensioni medie, perlopiù fornite di corna, di vari colori e in gran numero. Basti pensare che il primissimo esercizio consisteva nel selezionarne almeno trenta tra quelle marcate e non…
Giudici
Gli esperti giudici incaricati della prova sono stati Laura Vassallo (Italia) e Gabriella Patkò (Ungheria). Speriamo che questo accostamento sia di buon auspicio e si ripeta alla fine del Campionato, con l’Italia che trionfa in Ungheria!
Percorso di gara
Quello designato per quest’ultima prova di selezione è stato un percorso di gara assolutamente intricato, per cui è stato previsto un tempo di ben 45min. Si è così presentato:
- Pen: All’interno di un recinto oblungo era inserito un nutrito gruppo di pecore. Alcune marcate di verde e altre no. Prima di entrare il conduttore doveva alzare una rete che confinasse lo spazio appena fuori dal recinto. A questo punto doveva introdurvisi, col cane, e cercare di far uscire, aiutandosi con una porta a serranda, 30 pecore, preferibilmente marcate. Era prevista l’opzione di non selezionare le pecore a fronte di una perdita di punti.
- Protezione coltivo: Una volta fuori il binomio doveva dirigere il gregge su un sentiero curvo e delimitato da un muretto che, dopo una salita leggermente accentuata, diveniva diritto e adiacente ad una recinzione, presso cui erano posti dei secchi di mangime. Un aiutante mescolava il mangime così da renderlo percepibile dalle pecore al loro approcciarsi; il binomio aveva ovviamente il compito di far proseguire le pecore lungo il camminamento con ordine e senza che queste si recassero alle mangiatoie.
- Pascolo: Dopo la protezione il gruppo doveva proseguire lungo la strada ciottolata sino al bivio. Qui, le pecore dovevano essere dirette sopra al muretto e mandate al libero pascolo tra gli ulivi, disposti su delle sorte di gradinate di terra e pietre. Nel mentre il conduttore doveva alzare a poi ripiegare una rete imponendo al cane il controllo degli erbivori in sua vece. Trascorsi i 3 minuti, il gregge andava ricomposto e riportato al bivio.
- Stop: Riprendendo la via da cui era arrivato, il gruppo doveva effettuare lo stop sulla linea, presente appena prima della strada ciottolata, data dalla sporgenza del muretto usata per inviare le pecore al pascolo e l’insegna del campo scuola.
- Traffico: Percorrendo la strada a ritroso il binomio doveva a questo punto proteggere il gregge dal passaggio del mezzo, che nel caso in questione era dato dall’aiutante delle mangiatoie che spingeva una carriola carica. Il punto di incontro era grossomodo quello delle mangiatoie di prima.
- 1°Passaggio difficile: Continuando sulla via, superando il recinto di partenza, il gruppo veniva a trovarsi su una discesa a tratti più larga e a tratti più limitata in cui ad un certo punto, sulla destra, era inserto un cancello tra la vegetazione. Questi era un passaggio difficile, forse il più difficile, in considerazione della sua limitatissima apertura; tale per cui il binomio doveva avere particolare cura a far rallentare il gregge, mantenerlo ordinato e regolarne il passaggio onde impedire reazioni incontrollate e infortuni.
- Drive: Di là dal cancello si apriva, ancora in discesa, un ampio campo d’erba delimitato dal bosco e piacevolmente profumato di menta selvatica. Era qui che il binomio doveva operare il drive, imponendo una spinta corposa ma organizzata al gregge per poi far scattare il cane in testa e invertire la direzione del movimento così da riportarlo al conduttore.
- Stop e strettoia: Concluso il drive il gruppo doveva riprendere la via da cui era giunto salvo poi effettuare uno stop, in salita stavolta, a circa 20 mt dal cancello e in prossimità di un varco sulla sinistra tra la vegetazione. A seguire il binomio doveva incuneare il gregge in questo stretto varco tra gli arbusti per farlo virare in un secondo campo.
- Stabilizzazione: Appena dopo il varco, nel nuovo campo, era posto un semi-recinto metallico, presso cui il gregge andava adagiato e controllato dal cane mentre il conduttore si allontanava.
- Bridge: A questo punto il gregge andava portato verso il centro del campo e fatto passare sul ponticello qui posto per ovviare ad un affossamento localizzato del terreno.
- 2° Passaggio difficile: Uscito dal bridge il gruppo doveva affrontare un paio di set di porte. Il percorso prevedeva di imboccare in linea retta le porte poste davanti al ponte, per poi svoltare a sinistra e centrare il set posto perpendicolarmente al primo.
- Re-pen: Il secondo campo in cui venivano eseguiti gli esercizi finali appena indicati andava a lambire la parte posteriore del pen oblungo di partenza; per cui erano collegati. Cosicché, una volta affrontato il set di porte il binomio doveva far invertire la direzione al gregge e spingerlo nell’angolo superiore a sinistra del campo, dove era presente un cancelletto tramite cui i lanosi erbivori venivano reinseriti nell’ovile.
Squadra ufficiale ITALIA
La squadra ufficiale è il risultato di una opera di selezione effettuata dal CLB (Club Cani da Lavoro su Bestiame) e protratta nel corso di ben sei prove, con ben sei giudici diversi di cui quattro stranieri e tre campi di lavoro.
Tre devono essere i binomi: due titolari e uno con funzione di riserva. Non a caso tre soltanto sono stati quelli che sono arrivati sin qui:
- Pier Paolo Brusciglia- Maude (Tervueren)
- Veronica Fantinel- V/C Sunshine TX (Australiano)
- Debora Bazzini- Winalmik’s Endurance (Malinois)
Resta da capire quali siano i titolari e chi la riserva. Prima occorre precisare che, ovviamente, la scelta ha tenuto conto di tutti gli eventi di selezione e non soltanto di quest’ultimo.
Ebbene, la squadra italiana vede come titolari: Pier Paolo Bruscuglia con Maude e Veronica Fantinel con V/C Sunshine TX, a cui rivolgiamo i nostri migliori complimenti, la riserva invece spetta per merito a Debora Bazzini- Winalmik’s Endurance.
Dog Attitude rivolge a tutti i più sinceri auguri e un grande in bocca al lupo per settembre. Forza ragazzi, mettetecela tutta e fate in modo che i colori dell’Ungheria, che sono anche i nostri, si dispongano in orizzontale creando la bandiera dell’Italia sull’Europa dello sheepdog TS!
Francesco Predieri, autore di Dog Attitude-Cinofilia di Utilità
Fotografo: Monia Bacheikh, responsabile foto, grafiche e social di Dog Attitude, Cinofilia di Utilità